Nel 1989 – anno in cui Chen Qiuchi è coinvolto nella protesta di piazza Tienanmen – Il Comune di Milano decide di rimuovere il Teatro Continuo di Alberto Burri a causa della condizione di degrado in cui versava. La scultura-instllazione ambientale-macchina scenica era stata realizzata dall’artista nel 1973 per la XV Triennale. Burri, dopo essere venuto a conoscenza della notizia dello smantellamento, annunciò contrariato che non avrebbe mai più esposto a Milano. Nel 2008, a seguito della mostra antologica su Burri ospitata alla Triennale, si accese la volontà di dare nuova vita all’opera e ricostruire il Teatro Continuo. La proposta parte della Fondazione Palazzo Albinizzi Collezione Burri e da NCTM Studio Legale associato e viene sostenuta dal Comune di Milano e dalla Triennale.
“(…) All’origine del desiderio di restituire quest’opera straordinaria alla città c’è una conversazione tenutasi circa quattro anni fa. Si parlava di quale possa essere il ruolo dell’arte in una città e di quali siano, in questo senso, le responsabilità di ognuno. La convinzione di tutti noi era che l’arte sia importante e possa avere un impatto in termini di cittadinanza e di qualità di vita. In quell’occasione era emerso il ricordo del Teatro di Burri, un’opera che portava con sé uno straordinario senso di apertura e di socialità. Il desiderio di recuperare il Teatro Continuo è nato da queste memorie condivise“
Gabi Scardi, curatrice del progetto