La Cantata del Fiume Giallo è una composizione del musicista cinese Xian Xinghai, (1905–1945).
Quest’opera risale al 1939, periodo della seconda guerra sino-giapponese, ed è stata ispirata da un poema patriottico di Guang Weiran. Presentata per la prima volta il 13 aprile dello stesso anno nella Shanbei Gongxue Hall di Yan’an, il lavoro si diffuse presto in tutte le parti della Cina.
Venne riadattato diverse volte per il ruolo che assunse in quanto simbolo dell’opposizione alla Rivoluzione Culturale cinese e dell’oppressione della libertà artistica.
La Cantata del Fiume Giallo fu bandita durante la Rivoluzione Culturale (1966–1976): all’Orchestra Filarmonica venne vietata l’esecuzione di brani orchestrali occidentali. Purtroppo, ai suoi musicisti non restava nulla da fare.
A fronte di tali circostanze, il pianista della Filarmonica Yin Chengzong caricò il suo pianoforte su un camion e lo portò in Piazza Tienanmen per suonare le canzoni rivoluzionarie che, in quel momento, erano ufficialmente bandite.
Madame Mao rimase estremamente colpita da questo gesto e, sotto sua direttiva, un collettivo di musicisti della Central Philharmonic Society tra cui Yin Chengzong, Liu Zhuang, Che Wanghua, Sheng Lihong, Shi Shucheng e Xu Feixing ha riadattato l’opera in una versione per pianoforte.
The Yellow River PIano Concerto vuole rappresentare lo spirito combattivo del popolo cinese e la determinazione di una nazione appena nata.
